Oggi, 22 novembre, l'ultimo addio a Daniela strappata, a 44 anni, agli affetti e alla vita da un male che raramente perdona.
Stamattina, mentre guidavo da casa verso Molin del Piano, ero stordita... stordita e sopraffatta da una miriade di emozioni miste ad incredulità.
Davvero è vero che sto andando dove vado?
Purtroppo si... In una grigia mattinata di novembre, tra volti di ieri e di oggi, la chiesa gremita, il sagrato affollato, l'abbiamo accompagnata alla sua ultima dimora.
Credo in Dio. Credo in un Paradiso che ci attende. Credo che tutti ci ritroveremo...
Credo anche che sia ingiusto e crudele il destino di alcuni...
Ingiusto e crudele che un genitore debba piangere il proprio figlio...
Atroce che una madre non possa veder crescere il suo bambino...
Sulla strada del ritorno, il cuore al galoppo e gli occhi pieni di lacrime, ho scavato tra i ricordi.
Daniela era una delle bambine con cui sono cresciuta... ve ne ho parlato una volta.
Uno dei personaggi che, con tanti altri, hanno reso fantastica la mia infanzia e l'adolescenza...
Da grandi ognuno ha preso la sua strada... ci si vedeva occasionalmente, ma sempre di meno.
Le nostre vite si incrociarono di nuovo sul finire del 1999.
Lei era fidanzata, io uscente da una storia.
Non ricordo come andò... ma per un periodo uscimmo spesso insieme, complice il fatto che frequentavo il suo affascinante cognato.
L' ultimo ricordo è di un pomeriggio in centro a Firenze...
Sedute per un caffè al Deanna, tra una cazzata e l'altra, commentavamo il nostro esserci ritrovate, dopo tanti anni di silenzio.
Lei disse una frase che ho spesso rivenduto... l'amicizia vera è ritrovarsi dopo anni e non chiedere nessun perché.
Così è.
Trascorremmo il tempo facendo shopping, lei comprò delle importabili ciabattine verdi, io una parrucca platino che indossai fino a sera...
Un pomeriggio di grandi risate... un pomeriggio da ragazze.
Più tardi ci separammo di nuovo, qualche messaggio, vedendoci raramente e per caso, risentendoci quando mi sono sposata.
Ognuna comunque presa dalla propria corsa individuale.
Oggi un tempo di tristezza... di nostalgia... di impotenza... di rimpianto.
Da domani la quotidianità mi riavvolgerà nelle sue spire...
I giorni, le settimane, scorreranno diluendo il dolore,
finché Daniela diverrà un pensiero che tornerà solo ogni tanto, evocato da una vecchia foto, un ricordo condiviso, forse un profumo o un sapore che rimandano all'infanzia.
La giostra della vita... chi resta a bordo DEVE continuare a girare, seppur con il cuore appesantito dal ricordo di chi è dovuto scendere prematuramente.
Se sapessi cantare, oggi avrei cantato, avrei affidato al vento le parole di una qualche canzone... per salutarti.
Ciao Daniela... resta sempre rock and roll...
Posto di seguito, in ricordo dei tempi leggeri, dei tempi gioiosi, un vecchio post che parlava anche di lei, Daniela.
Per tutti noi che ti abbiamo conosciuta e vissuta.